1 Dicembre 2017

PREMIO ARCHITETTURA TOSCANA: A PONTREMOLI IL CONVEGNO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI E LA MOSTRA ITINERANTE PAT ESPOSTA FINO AL PROSSIMO 10 DICEMBRE

L’eccellenza dell’architettura in mostra a Pontremoli.
Che il Museo delle Statue Stele fosse un capolavoro di cura, allestimento e contenuti era già cosa nota, confermata anche dal Premio Architettura Toscana (Pat) ricevuto negli scorsi mesi proprio per l’allestimento curato dall’Architetto Guido Canali.
Ma il convegno che nei giorni scorsi si è tenuto nelle stanze del Castello del Piagnaro è stato l’ulteriore prova del fatto che ci troviamo di fronte ad un capolavoro. Ad organizzare l’incontro il Consiglio Regionale della Toscana, l’Ordine degli Architetti PPC (Oappc) di Firenze, la Federazione degli Architetti PPC Toscani, l’Ordine degli Architetti PPC di Pisa, l’Ance Toscana e la Fondazione degli Architetti di Firenze, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Architetti PPC e la collaborazione del Comune di Pontremoli.
Una partecipazione davvero consistente, con architetti in arrivo da diverse parti della Regione per assistere al convegno, poter visitare la mostra itinerante organizzata proprio per esporre i progetti di Pat e che rimarrà esposta fino al 10 Dicembre e procedere poi alla tanto attesa visita al Museo delle Statue Stele.
Dopo i saluti di rito del Sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini, che si è detta orgogliosa di poter ospitare un evento tanto prestigioso e dei numeri raggiunti nel 2017 in termini di visite al Museo (si stanno sfiorando i 16mila ingressi), si sono passati la parola l’Architetto Arturo Giusti, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Firenze, che ha sottolineato l’importanza della prima edizione del Pat che «non mira a premiare il miglior progettista, ma il miglior progetto per il territorio», Daniele Menichini, coordinatore della Federazione Architetti Ppc Toscana ed Elena Becheri, Consigliere di Oapcc Toscana, entrambi progettisti del Premio, che hanno voluto ricordare come già l’Ordine sia al lavoro per preparare l’edizione 2019 del Pat.
Il tavolo dei relatori è stato aperto da Emanuela Paribeni, Soprintendente Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Massa Carrara e Lucca, che ha spiegato il ruolo della Soprintendenza nell’apertura di un Museo. «Io vedo il Museo come un organismo vivente – ha spiegato – che deve avere un suo momento di sviluppo. La Soprintendenza esercita tutela sui beni, ma anche sui luoghi che li ospitano. In questo caso, le Statue Stele sono trasversali rispetto alla storia del territorio. Chiunque qui abbia vissuto sarà “inciampato” nella conoscenza della loro storia. In generale si deve definire la missione che si vuole dare al Museo, la storia che deve raccontare». A seguire il Dottor Simone Verde, Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. «Innanzitutto voglio congratularmi con l’Architetto Guido Canali, che ha mantenuto alto il prestigio degli architetti in Italia nei decenni del dopoguerra. Il Palazzo della Pilotta è un insieme di più stili che convivono, proprio come le Statue Stele: loro risiedono qui, ma le ritrovano su gran parte del territorio, avevano la funzione di ceppi di confine». A illustrare nei dettagli le tecniche di allestimento utilizzate all’interno del Museo ci ha pensato proprio Guido Canali, che ha raccontato l’inizio dei lavori, le scoperte avvenute durante il cantiere, la preoccupazione per il non finire in tempo e infine l’inaugurazione del giugno 2015. «L’apertura di questo Museo non è stata un’avventura breve, tutta fatta seguendo le leggi dello Stato. Pontremoli ha una struttura urbana di grandissimo fascino e il Museo esisteva già dalla metà degli anni Settanta. Raccoglie gli sforzi e la partecipazione di un territorio molto vasto, formato grazie alla fatica e all’intelligenza della popolazione di chi ha ritrovato le Stele anche nel proprio pollaio, comprendendo la grande importanza da queste rivestita». A concludere il tutto il Direttore del Museo delle Statue Stele Angelo Ghiretti. «Il mio primo pensiero va ad Augusto Cesare Ambrosi, per la lungimiranza dimostrata nell’apertura di questo Museo a metà anni Settanta. Nel 1999 si rividero i contenuti e sistemati i cartelli espositivi, ma fu nel 2007 che l’allora Vice Sindaco Caterina Rapetti capì che si doveva aggiornare il Museo. Il Sindaco Lucia Baracchini ha messo tantissima energia nel progetto di riallestimento del Museo. Lascerà per sempre un segno indelebile nella storia di questo Museo».
Infine il rimando, a conclusione della giornata, al nuovo ascensore per la salita al Castello, che sarà inaugurato davvero a breve, a completamento di un’opera a tutto tondo, che ha visto al suo centro proprio il Castello con il Museo e tutte le potenzialità che da questo ne derivano.
Lungimiranza, entusiasmo e spirito d’iniziativa possono essere riassunte come parole chiave dell’evento dei giorni scorsi che, ancora una volta, celebra Pontremoli come sede di eccellenza e habitat naturale per storia, arte e cultura.

Ufficio stampa

 

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