29 Gennaio 2018

Gli studenti del corso Cat dell’Istituto Paolo Belmesseri a lezione con l’Ingegnere Roberto Bertolini

Gli studenti del corso Costruzione, ambiente e territorio (Cat) dell’Istituto Paolo Belmesseri a lezione con l’Ingegnere del Comune di Pontremoli Roberto Bertolini, responsabile del Servizio assetto del territorio.

È stata una mattinata insolita quella di sabato 20 gennaio per gli alunni delle classi III, IV e V dell’Istituto pontremolese, quando dietro la cattedra non hanno trovato gli insegnanti che ogni giorno li accolgono e accompagnano nel viaggio all’interno dell’istruzione, ma l’Ingegnere del Comune di Pontremoli Roberto Bertolini, che li ha introdotti all’interno di quello che è stato il progetto che ha riguardato la realizzazione dell’ascensore che da Porta Parma collega direttamente al Castello del Piagnaro, da poco inaugurato. Diapositive, materiali, report, sono ciò con cui l’Ingegnere Bertolini ha cercato di coinvolgere i giovani studenti, entusiasti di conoscere più da vicino un intervento così articolato ma anche un esempio di ciò che un domani potrebbe essere la loro professione.

«Anche io come voi sono stato dietro ai banchi di scuola – ha spiegato -, e proprio di questa scuola. Qui ho studiato e tra queste mura ho capito quale sarebbe stata la mia professione». Un vero e proprio esempio per i ragazzi, che hanno seguito in silenzio e con attenzione l’esposizione chiara e puntuale dell’Ingegnere, che ha illustrato i dettagli delle varie fasi dei lavori, in parte anche già conosciute dagli studenti che avevano seguito alcuni passaggi degli anni precedenti: disegni, fotografie, cartine, fino ad arrivare al taglio del nastro il 17 dicembre scorso. Proprio loro, durante gli anni in cui i lavori sono stati svolti, hanno più volte fatto visita al cantiere, seguendo così da vicino l’importante opera. Un intervento davvero di grande rilevanza, non solo per la sua importanza ma anche per il complesso iter che ha riguardato la realizzazione del tunnel, lungo circa ottanta metri scavato nella roccia, e tutti gli interventi a questo correlati.

L’organizzazione dell’incontro, che si è tenuto in Aula G. Ranocchia, è stata seguita dalle professoresse Lucia Pacciani, Rosanna La Mattina e dai professori Domenico Furia e Andrea Toni, con l’obiettivo di mostrare ai ragazzi quello che potrebbe essere un possibile ambito lavorativo per il futuro.

Un corso in continua evoluzione quello dell’ “ex Geometri”, che da quest’anno, nelle classi II e III ha implementato l’offerta formativa con un corso di Interior Design, una nuova declinazione dell’indirizzo Cat in grado di rendere ancora più completo e competitivo il curriculum scolastico.

Già realizzato dagli studenti un prototipo di una vera e propria scala. Una sorta di plastico composto dai ragazzi con la strumentazione a loro disposizione. E tra gli obiettivi dell’Istituto c’è proprio quello di potenziare la strumentazione a disposizione dei ragazzi, ampliandola in modo da rendere possibile anche la parte pratica dell’offerta formativa.

Grande poi il coinvolgimento di questo Istituto sull’interro territorio anche da un punto di vista di ricaduta dedita ad affinare sempre più l’accoglienza per i turisti. Così come viene dimostrato dall’importante opera di cartellonistica da loro realizzata e apposta in località CavezzanaGordana.

Gli studenti del corso Costruzione, ambiente e territorio arrivano da gran parte della Lunigiana, ma anche dalle vicine realtà di Borgotaro e Bedonia. A breve prenderà poi piede un nuovo progetto esperienziale ed innovativo che vedrà la collaborazione dell’indirizzo Cat con la scuola secondaria di primo grado Pietro Ferrari di Pontremoli: un “Atelier Creativo” che vedrà gli studenti protagonisti di uno studio del territorio. L’Istituto Belmesseri si occuperà di fornire il supporto per lo studio della cartografia e con la produzione finale di elaborati grafici, anche grazie all’ausilio di una stampante 3D in dotazione alla scuola Ferrari. Un modo di collaborare, di conoscere e anche di orientarsi per quello che riguarda gli studenti delle medie, che potranno così entrare in diretto contatto con quella che un giorno potrebbe essere la propria scuola e il proprio ambito di studio. E di crescere professionalmente invece, per gli alunni del corso Cat, che potranno così mettere in pratica insegnamenti appresi dietro il banco di scuola e utilizzare strumentazioni fondamentali per il proprio ambito di lavoro.

Ufficio Stampa

 

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